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Albisola nel corso del XX secolo
ha saputo rinnovare la sua produzione con l'introduzioni di nuovi stilemi decorativi come :
L'Arte Déco o stile 1925
e lo stile Futurista degli Anni Trenta
innumerevoli poi nel corso del primo dopoguerra le decorazioni moderne.
Art Dèco o Stile 1925
Introdotto nella produzione albisolese da Manlio Trucco a partire dal 1925, traduce in ceramica i canoni dell' Art Dèco. Segna il ritorno della decorazione "a protagonista" nel XX secolo. E' relizzato in terracotta decorata sottovernice a motivi floreali e vegetali stilizzati, ma vi sono anche animali e la figura umana. Uno dei motivi più caratterizzanti è il pappagallo con il pesco fiorito , ma anche uccelli acqatici negli stagni e tronchi d'albero con fiori, tutti elementi tratti dai "mezeri" genovesi. Altro motivo importante è dato dalla girale con foglie e fiori stilizzati e ancora il motivo dell'uccello ad ali spiegate con il lungo collo inserito in un arebesco di sinuosi raggruppamenti di foglie e fiori stilizzati del tutto diversi da quelli che ornano le girali. In questa tipologia la decorazione copre per intero l'oggetto e i colori sono vivaci, titpico il colore giallo con il manganese o il brunonero e tocchi di bianco e rosso; c'è anche la monocromia in brunorosso, ma anche la policromia con l'azzurro, il verde, il nero, l'arancio; in sintesi una ricca tavolozza di colori eè specifica negli abbinamenti.
Ceramica Futurista
Irrompe nella produzione ceramica albisolse nell'agosto 925 per opera di Tullio d'Albisola e prosegue nel decennio successivo con noteevoli modifiche. Si hanno, pertanto, due tipologie. La prima è terracotta con forme "sbilenche, insensate ed eccentriche", decorata con motivi geometrici a colori "urlanti" e ricoperta di cristallina traslucida.
La seconda, successiva, di qualche anno, è terracotta maiolicata matt con effetto a buccia d'arancia, decorata con motivi geometrici a colori vivaci e sfumature.